Bruxismo e bite

Perché il bite è qualcosa che dovresti considerare seriamente

Il bruxismo è spesso la causa dell’usura dentale e di dolori muscolo-tensivi della testa e del collo. La soluzione spesso è semplice: un bite.

Che cos’è il bruxismo?
Il bruxismo è una funzione prevista dal nostro organismo che consiste nel “digrignare” o “serrare” i denti.
Quando per varie ragioni questa funzione diventa eccessiva può trasformarsi in una patologia, arrecare danni e causare dolore alle strutture dell’organo masticatorio come i denti, i muscoli e le articolazioni temporo-mandibolari (ATM). In questo caso è necessario recarsi dal dentista per realizzare un bite, al fine di proteggere i denti e le altre strutture che possono essere danneggiate da tale fenomeno.

Come ci si accorge di bruxare?

Di solito ci si sveglia la mattina con collo, mandibola e testa doloranti oppure si sentono schiocchi alle articolazioni temporo-mandibolari. Qualche volta sono i familiari dei pazienti che se ne rendono conto, poiché sentono la persona digrignare i denti la notte.
A questo punto è importante recarsi dal dentista e valutare l’entità della problematica; nel caso il bruxismo non generi nessun sintomo le visite di controllo periodiche sono importanti per controllare il consumo dei denti!

Sempre più spesso incontriamo pazienti sopra i cinquant’anni con denti sani da un punto di vista infettivo (quindi senza carie e con gengive in salute) ma con dentizione completamente usurata.
Nei nostri studi possiamo visitare il paziente per valutare lo stato del suo cavo orale e consigliare eventuali percorsi terapeutici, se ce ne fosse la necessità.

Il bruxismo riguarda anche i bambini?

Sì, il bruxismo riguarda una buona parte dei bambini, soprattutto quelli caratterizzati da iperattività, al di sotto dei 5 anni. In genere il bruxismo infantile non comporta problemi di salute e scompare nella quasi totalità dei casi nel periodo adolescenziale.

Bruxismo: un fenomeno complesso

Il bruxismo costituisce un fenomeno complesso. Nel 2013, un consensus internazionale ha definito il bruxismo come “un’attività ripetitiva dei muscoli della mandibola caratterizzata dal serramento o dal digrignamento dei denti e/o dalla pressione in posizione fissa della mandibola”.
Sono state identificate due manifestazioni del bruxismo:

  • Bruxismo del sonno o Sleep Bruxism (SB); si manifesta durante il sonno. Il paziente mostra serramento o digrignamento notturni e spesso è il partner a riferire i rumori associati a tali episodi. Ciò può risultare segni di usura dentale.
  • Bruxismo della veglia o Awake Bruxism (AB); si osserva durante lo stato di veglia, spesso il soggetto digrigna o serra inconsapevolmente i denti durante le attività in cui è concentrato con se stesso (al computer, davanti la tv, in auto, durante la lettura, a scuola, ecc.).

Cosa comporta il bruxismo per il paziente

Il bruxismo può generare un sovraccarico muscolare ed articolare (dell’ATM), motivo per cui può generare disturbi delle articolazioni. Il paziente può riferire dolori ai muscoli masticatori, limitazione all’apertura della bocca e rumori articolari. Possibili anche cefalee, sintomi auricolari e dolore ai denti, faccia e collo.
Quando non viene adeguatamente gestito, questo disturbo può portare ad una progressiva usura dei denti, fino a compromettere i tessuti gengivali. Proprio per questo, il bruxismo viene spesso individuato dal dentista, che osserva sui denti i danni causati da questo disturbo.

Danni ai denti, ma non solo

Bruxare, oltre a rovinare i denti, comporta un profondo deterioramento della qualità del sonno, con pesanti conseguenze sulle performance diurne e, più in generale, sul benessere e sul tono dell’umore.
Uno dei primi sintomi del bruxismo è la difficoltà ad aprire la bocca al risveglio. Molto comuni sono inoltre l’ipersensibilità dentale al freddo e al caldo, i dolori cronici all’articolazione della mandibola e la dolenzia cervicale.
Il bruxismo è abbastanza comune e varia tra 8% e 31% nella popolazione generale.

Quali sono le cause del bruxismo?

Di solito è un comportamento riferibile alla gestione dello stress, ma alcuni studiosi riferiscono altri fattori che possono determinarne la comparsa come una dieta scorretta, disturbi del sonno e problemi di postura.
Al bruxismo è attualmente attribuita un’eziologia multifattoriale, con cause di natura centrale e locale. Tra queste:

  • Fattori biologici: dopamina ed altri neurotrasmettitori, genetica, sleep arousal.
  • Fattori psicologici e psicosociali: stress ed ansia sono quelli che maggiormente incidono sulla comparsa di bruxismo diurno.
  • Fattori esogeni: fumo, alcol, droghe, farmaci (es: inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina).

La soluzione al bruxismo: il bite

Il bite è un presidio medico. Chiamato anche “paradenti”, permette di proteggere i denti e di guidare la chiusura del morso.
L’occlusione dentale non viene considerata coinvolta nella genesi del bruxismo, ma questa svolge un ruolo nella gestione della posizione della mandibola e nel supporto all‘articolazione temporo-mandibolare. Per questo motivo il bite è in grado di gestire le problematiche del dolore muscolare e articolare, oltre che a proteggere i denti dall’usura.
Da un punto di vista ortopedico il bite può essere considerato un “tutore” in grado di proteggere le strutture durante la richiesta funzionale.
E’ un “apparecchietto” che si indossa di notte per proteggere i denti dall’abrasione causata dal bruxismo e per riposizionare la mandibola, rilassando i muscoli masticatori e le articolazioni temporo-mandibolari. Può essere messo nell’arcata superiore o inferiore, dipende dal paziente, e viene realizzato su misura.
Il bite si rivela estremamente utile nel contrastare il bruxismo e le malposizioni mandibolari, ma non dobbiamo dimenticare che agisce solo a livello sintomatico: se indossato regolarmente, impedisce l’abrasione dentale e riposiziona la mandibola, ma non agisce sulla causa che scatena la patologia in sé.

Conclusioni

Il bruxismo comporta numerose patologie o disturbi, a partire dal danneggiamento dei denti fino a problemi muscolari ed articolari come cefalea e cervicalgia.
Se anche tu soffri di queste patologie, parlane con il tuo odontoiatra di fiducia: potrebbe essere un problema di bruxismo.

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